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Europei femminili a Zagabria Italia 4^, l'Olanda vince 14-12

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Inutile il tentativo di recupero sul -5 d'inizio secondo tempo. Fiori: "Bilancio positivo. C'è mancata la continuità". Oro alla Russia, 11-6 alla Grecia. Sabato, alle 21, finale maschile tra Italia e Croazia. Statistiche e curiosità

ZAGABRIA
Finisce come a Malaga 2008, ma è un quarto posto diverso. Allora si stava chiudendo il ciclo delle tigri d'Italia, del Setterosa campione di tutto avviato da Roberto Fiori, reso memorabile da Pierluigi Formiconi e portato alle ultime medaglie nel 2006 da Mauro Maugeri (argento continentale, in Coppa del Mondo e in World League); ora si sta aprendo un nuovo ciclo, con una squadra giovane, completamente protesa verso il futuro e ancora alla ricerca della continuità che ne esalti le potenzialità. La base c'è, lo dimostra il quarto posto europeo ottenuto con sette azzurre al primo europeo della carriera e lo dimostra anche la sconfitta con l'Olanda campione olimpica guidata dall'ex Maugeri. Sotto 4-0 a metà primo tempo, 6-1 a inizio secondo, le Azzurre hanno reagito e si sono portate sul 7-9 con dieci minuti da giocare. Da quel momento hanno cercato invano il -1 (sul 10-8, 11-9, 12-10, 13-11, 14-12), ma - anche frustrate dall'arbitraggio poco generoso con la nostra difesa, che ha sistematicamente concesso la superiorità numerica all'Olanda nel mirino - non vi è riuscita. Si ricomincia da Zagabria, con più esperienza, la consapevolezza di aver seminato tanto e bene e la qualificazione olimpica da centrare.
 
LA PARTITA. Difficile spiegare l'avvio dell'Italia, totalmente in balia dell'Olanda campione olimpica che chiude il primo parziale sul 5-1. Vanno a segno proprio le atlete più temibili e che quindi dovrebbero essere maggiormente controllate: Mieke Cabout con un rigore e dalla media distanza, van Belkum in controfuga e dall'esterno, Vermeer dal centro. Sul 4-0 si inserisce il gol di Rocco, dal perimetro. Unico dato che accerta la presenza dell'Italia in vasca. La rete di Koot - che traforma la prima superiorità numerica dell'incontro a inizio secondo parziale - dà la dimensione dello stato confusionale delle Azzurre: traversa interna, pallone che galleggia sulla linea di porta, Gigli e compagne che non intervengono. Fiori chiede ordine, determinazione e maggiore spinta. La partita si può ancora riaprire. Il recupero contro la Russia - che conquista il terzo oro consecutivo battendo la Grecia 11-6 - insegna (dal 7-12 al 12-12 in quattro minuti). Il gol di Cotti in superiorità numerica (1/3) trasmette fiducia. Jantien Cabout segna prima in più e poi in controfuga, rispondendo a Bianconi, in gol per il 7-3 e il 2/4 in superiorità numerica, ma sono di nuovo Cotti in più (3/5) e Radicchi con una palombella a tenere viva la speranza e chiudere il parziale in vantaggio (4-3): 8-5 a metà gara. Quattro pali fermano i prolungati attacchi nel terzo parziale delle Azzurre, che però subiscono il 9-5 di Hakhverdian a 2'31 in superiorità numerica (3/6). Replicano Garibotti su rigore a 4'54 e Frassinetti in rovesciata ai due metri a 5'39: -2. Un'assurda superiorità numerica fischiata dall'ungherese Juhasz per interferenza di Abbate (?) consente a Hakhverdian di realizzare il 10-7 (4/8), Bianconi in più (4/7) accorcia, ma a 2" dalla sirena del terzo parziale Jantien Cabout piazza l' 11-8. C'è da soffrire, ma ci proviamo. Una palombella di Emmolo va a segno dopo 33" del quarto tempo (11-9); poi una serie di espulsioni contro portano Jantien Cabout a segnare il 12-9 (doppia). Bianconi su rigore realizza il 12-10 e van Belkum il 13-10. In superiorità numerica Aiello segna il 13-11 (5/8) a -2'10 e Smit il 14-11 (7/13). Il gol finale è di Aiello per il 14-12 a 6'47. L'ultima ad arrendersi all'Olanda e agli arbitri. Finisce palla in mano alle campionesse olimpiche, ancora in azione di superiorità numerica, la 14esima contro nove. E non poteva essere diversamente.
   
IL COMMENTO DEL CT FIORI. "L'Olanda ha vinto meritatamente, approfittando del nostro primo tempo; ha condotto bene il gioco e non ci ha permesso di rientrare in partita nonostante una buona reazione. Difficile recuperare un gap di cinque gol alle campionesse olimpiche. Sono un po' amareggiato, perché nel corso del torneo abbiamo pagato la discontinuità, non l'impreparazione tecnico-tattica. Le ragazze, quando hanno giocato, hanno espresso una buona pallanuoto. Dobbiamo ripartire da questa certezza per velocizzare il processo di crescita delle più giovani e incrementare la qualità delle atlete mature, che vorrei diventassero il traino del gruppo. L'obiettivo primario era qualificarsi ai Mondiali e provare a superare i quarti di finale. Se fossimo stati eliminati dalla Spagna vice campione d'Europa non avremmo certamente fallito. Invece siamo andati oltre e ci siamo qualificati per i prossimi campionati europei. Il bilancio generale è positivo. Il quarto posto è un buon risultato, una buona partenza. La verifica del lavoro svolto. Ora bisogna crescere. Velocemente. Ringrazio le ragazze per l'attenzione e la volontà con cui hanno affrontato la lunga stagione. Avrebbero meritato un finale diverso, almeno per i sacrifici che hanno compiuto, ma il tempo ci riserverà belle sorprese. Ne sono certo".
    
IL COMMENTO DI GIGLI. "Questa partita è stata una rincorsa. Lunga. Sin dall'inizio. Dispiace perché, senza regalare il primo tempo, avremmo potuto vincere. Nel corso del torneo c'è mancata solo la continuità, ma siamo una squadra giovane. Possiamo guardare al futuro con fiducia".
     
Grecia-Russia 6-11, tabellino finale primo posto
Grecia: Tsouri, Tsoukala, Melidoni, Psouni, Liosi, Avramidou, Asimaki 4, Roumpesi, Gerolymou 2 (1 rig.), Manolioudaki, Antonakou, Lara, Kouvdou. All. Morfesis.
Russia: Protsenko, Glyzina 2, Prokofyeva, Konukh 2, Pustynnikova, Ryzhova-Alenicheva, Tankeeva 1, Soboleva 2, Antonova 1, Belyaeva 1, Ivanova 2, Gaufler, Kovtunovskaya. All. Kabanov.
Arbitri: Margeta (Slo) e Borrell (Spa).
Note: parziali 1-3, 3-3, 1-2, 1-3. Uscita per limite di falli Psouni (G) a 6'43 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Grecia 2/5, Russia 1/5. Spettatori 500 circa.
   
Italia-Olanda 12-14, tabellino finale terzo posto
Italia: Gigli, Abbate, Casanova, Radicchi 1, Motta, Garibotti 1 (rig.), Aiello 2, Bianconi 3 (1 rig.), Emmolo 1, Rocco 1, Cotti 2, Frassinetti 1, Gorlero. All. Fiori.
Olanda: van der Meijden, Smit 1, Mieke Cabout 2 (1 rig.), Hakhverdian 2, van der Sloot, Stomphorst, van Belkum 3, Klein, Jantien Cabout 4, Vermeer 1, Nijhuis, Koot 1, Heinis. All. Maugeri.
Arbitri: Wengenroth (Svi) e Juhasz (Ung).
Note: parziali 1-5, 4-3, 3-3, 4-3. Uscite per limite di falli Motta (I) al 6' del terzo tempo e Cotti a 3'31 del quarto. Superiorità numeriche: Italia 5/9, Olanda 7/14. Spettatori 500 circa.
      
TUTTI I PODI DEGLI EUROPEI FEMMINILI
1985 Oslo: Olanda, Ungheria, Germania Ovest
1987 Strasburgo: Olanda, Ungheria, Francia
1989 Bonn: Olanda, Ungheria, Francia
1991 Atene: Ungheria, Olanda, Italia
1993 Leeds: Olanda, Russia, Ungheria
1995 Vienna: Italia, Ungheria, Olanda
1997 Siviglia: Italia, Russia, Olanda
1999 Prato: Italia, Olanda, Russia
2001 Budapest: Ungheria, Italia, Russia
2003 Lubiana: Italia, Ungheria, Russia
2006 Belgrado: Russia, Italia, Ungheria
2008 Malaga: Russia, Spagna, Ungheria
2010 Zagabria: Russia, Grecia, Olanda
        
MEDAGLIERE EUROPEO FEMMINILE (prime cinque posizioni)
1. Olanda 4-2-3 = 9
2. Italia 4-2-1 = 7
3. Ungheria 2-5-3 = 10
4. Russia 3-2-3 = 8
5. Spagna e Grecia 0-1-0 = 1
       
Sabato si chiude il torneo maschile. Nel pomeriggio, alle 17.45, finale del terzo posto tra Serbia e Ungheria; arbitrano il nostro Filippo Gomez e il montenegrino Mario Brguljan. Alle 21 finale per l'oro tra Croazia e Italia. Arbitrano il greco Georgios Stravridis e il turco Erhan Tulga. Seguono statistiche e curiosità.
   
STORIA ITALIANA DEL PRIMO/SECONDO POSTO AGLI EUROPEI MASCHILI E CURIOSITA'. La Nazionale maschile di pallanuoto ha conquistato tre ori, un argento e cinque bronzi ai campionati europei, vincendo il girone finale a Monte Carlo nel 1947 dinanzi a Svezia e Belgio, e battendo in finale a Sheffield 1993 e a Vienna 1995 l'Ungheria 11-9 e 10-8. Nel 2001, a Budapest, ha perso la finale con la Jugoslavia 8-5. In quell'occasione l'Italia era allenata da Alessandro Campagna, che ha portato gli Azzurri anche al quarto posto ai Mondiali di Fukuoka 2001 e alla Coppa del Mondo di Belgrado 2002, prima di passare alla Grecia, che ha allenato per sei stagioni conquistando la storica medaglia di bronzo ai Mondiali di Melbourne 2005 (primo internazionale della pallanuoto ellenica) e tornare in Azzurro nell'autunno del 2008. Della squadra che conquistò l'argento continentale in Ungheria facevano parte Francesco Attolico e Maurizio Felugo. Attolico fu chiamato da Campagna per sostituire il 21enne Stefano Tempesti reso indisponibile dalla pubalgia. L'Airone Azzurro, già in vacanza con famiglia e amici, rispose con entusiasmo e fu tra gli artefici dell'argento: aveva 38 anni ed era alla 414esima presenza col Settebello, con cui aveva già vinto un oro e un bronzo olimpico, un oro mondiale e due europei. Il giovane Felugo, ventenne, invece era alla prima manifestazione assoluta internazionale della carriera, così come Stefano Luongo e Zeno Bertoli, ventenne e ventunenne del nuovo Settebello di Campagna.
  
CAMPAGNA, ATTOLICO, POMILIO E RUDIC: 10 ANNI INSIEME. A Ratko Rudic è legato il periodo più vincente della storia della Nazionale italiana di pallanuoto. Rudic da giocatore conquistò la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Mosca con la Jugoslavia, nel 1980, per poi diventarne allenatore e vincere i titoli olimpici nel 1984 a Los Angeles e nel 1988 a Seul. Nel 1990 arrivò sulla panchina italiana che portò al grande slam coi successo ai Giochi di Barcellona 1992, ai Mondiali di Roma 1994 e agli Europei di Sheffield 1993 e Vienna 1995; seguirono le medaglie di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta 1996 e agli Europei di Firenze 1999, fino all'eliminazione nei quarti di finale delle Olimpiadi di Sydney contro l'Ungheria, poi vincitrice di tre edizioni consecutive, che concluse la decade di successi della pallanuoto italiana. Terminata l'esperienza italiana, Rudic è stato ingaggiato dagli Stati Uniti che hanno raccolto i frutti del suo lavoro con l'argento olimpico conquistato a Pechino 2008. Intanto era tornato in Croazia, con cui ha conquistato l'oro e il bronzo iridato a Melbourne 2007 e Roma 2009. Tra i pilastri della squadra che realizzò il grande slam vi erano il portiere Francesco Attolico, l'estroso Alessandro Campagna e il mancino Amedeo Pomilio, attualmente team manager, allenatore e secondo della Nazionale. Allievi che ha reso grandi campioni e tecnici. Campagna, che ha giocato 409 partite con la Nazionale, è diventato il secondo di Ratko Rudic nella stagione 1996-97; tra il 1998 e il 2000 ha poi allenato la Nazionale juniores conquistando la medaglia d’oro ai Mondiali, l’argento e il bronzo agli Europei e l’argento alle Universiadi. Nella selezione giovanili giocavano Stefano Tempesti e Maurizio Felugo, protagonisti della Nazionale, e Fabrizio Buonocore, Federico Mistrangelo e Goran Fiorentini, fratello di Deni, in squadra agli Europei di Budapest 2001 come ai Mondiali di Roma 2009.
 
ITALIA-CROAZIA. La Croazia è una Repubblica indipendente dal 1991, prima era parte della Jugoslavia. Sei i precedenti ai campionati europei: due vittorie (13-7 a Sheffield 1993 nel girone della prima fase; 9-8 nella partita d'esordio a Belgrado 2006), un pareggio (8-8 a Vienna 1995 nel girone dei quarti di finale), tre sconfitte (6-3 a Kranj 2003 nel girone della prima fase, 8-7 a Malaga 2008 nei quarti di finale, 8-5 a Zagabria 2010 nel girone della prima fase). Alle Olimpiadi sono tre i precedenti: successo per 10-8 nella fase a gironi ad Atlanta 1996 e sconfitta in semifinale 7-6, così come all'esordio di Pechino 2008 per 11-7. Ai Mondiali sono due precedenti: 8-5 per gli Azzurri nelle semifinali di Roma 1994 e 9-9 a Perth 1998 nel girone dei quarti di finale. 
   
QUALIFICAZIONI EUROPEI 2012. I prossimi campionati europei si svolgeranno ad Eindhoven nel 2012. L'Olanda vi prenderà parte di diritto. Al torneo maschile parteciperanno le prime cinque classificate agli Europei di Zagabria: Croazia, Italia, Montenegro, Serbia, Ungheria. Nel corso degli Europei giovanili di Stoccarda sono stati effettuati i sorteggi dei sei gironi di qualificazione maschili che prenderanno il via il 30 ottobre. Girone A: Malta, Polonia, 10^ Zagabria (Turchia); girone B: Slovenia, Portogallo, Bulgaria, 6^ Zagabria (Germania); girone C: Bielorussia, 8^ (Spagna) e 12^ Zagabria (Macedonia); girone D: Francia, Svizzera, 11^ Zagabria (Russia); girone E: Gran Bretagna, Georgia, 9^ Zagabria (Grecia); girone F: Slovacchia, Ucraina, Israele, 7^ Zagabria (Romania).